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A2A fa il punto sul termovalorizzatore di Acerra: "Anche nel 2013 piena efficienza nel rispetto dell'ambiente"

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Il consuntivo dell'anno appena trascorso: oltre 600mila tonnellate di rifiuti trattate, emissioni in atmosfera ampiamente al di sotto dei limiti di legge, - 90% di polveri, - 70% di ossido di carbonio, - 40% di ossido di azoto, - 90% di ossidi di zolfo, - 99,6% di diossine e furani, evitata l’emissione di circa 146mila tonnellate di CO2 e il consumo di 111mila tonnellate equivalenti di petrolio, prodotti 592milioni kWh di energia elettrica (pari al fabbisogno annuo di oltre 200 mila famiglie).

Anche nel 2013 il termovalorizzatore di Acerra ha lavorato al 100% della sua capacità produttiva, confermando gli elevati standard di efficienza raggiunti e fornendo un fondamentale contributo al ciclo dei rifiuti in Campania. Per il terzo anno consecutivo, infatti, sono state oltre 600mila le tonnellate di rifiuti trattate dall’impianto, che hanno permesso di generare e immettere in rete 592milioni di kilowattora di energia elettrica, pari al fabbisogno annuo di oltre 200 mila famiglie.

Eccellenti le performance anche dal punto di vista ambientale: i dati delle emissioni in atmosfera, costantemente registrati da un doppio sistema di monitoraggio in grado di garantire le rilevazioni senza alcuna interruzione, hanno fatto registrare valori ampiamente al di sotto dei limiti imposti dalle normative europee e anche di quelli molto più stringenti fissati dall’ Autorizzazione Integrata Ambientale che regolamenta il sito di Acerra. Rispetto ai limiti di legge imposti al termovalorizzatore di Acerra per il suo funzionamento, nel corso del 2013 l’impianto ha garantito valori di emissione mediamente inferiori del 90% di polveri, del 70% di ossido di carbonio, del 40% di ossidi di azoto, del 90% di ossidi di zolfo e del 99,6% di diossine e furani.

Grazie al funzionamento dell’impianto - gestito da A2A Ambiente - è stato possibile evitare l’emissione in atmosfera di circa 146mila tonnellate di CO2, il consumo di 111mila tonnellate equivalenti di petrolio e il ricorso ad altri combustibili fossili: petrolio, idrocarburi, gas o carbone.

Nel corso del 2013, tutte e tre le linee di combustione di cui si compone l’impianto sono state interessate, come di consueto, da attività di manutenzione ordinaria, che hanno permesso al termovalorizzatore di lavorare in piena efficienza, rispettando gli elevati standard di sicurezza fissati per il suo funzionamento e senza pregiudicare la capacità di trattamento delle quantità di rifiuti previste. Il termovalorizzatore di Acerra, inoltre, garantisce l’occupazione a circa 120 dipendenti diretti e a circa altrettante risorse grazie all’indotto generato. Anche nel 2013, A2A Ambiente ha aperto le porte dell’impianto e messo a disposizione i propri tecnici alle associazioni ambientaliste e di categoria, ai comitati civici locali, a movimenti politici e agli studenti che hanno manifestato la volontà di conoscere in maniera più approfondita una realtà complessa come l’impianto di Acerra, proseguendo nell’attività di dialogo e reciproco ascolto con la comunità campana, avviata ormai da tre anni. Nel corso dell’anno sono stati oltre 3.140 gli studenti che hanno visitato l’impianto.

Per prenotare le visite, reperire informazioni e consultare tutti i dati sul funzionamento del termovalorizzatore e i valori delle emissioni in atmosfera (reperibili anche sul sito dell’Osservatorio Ambientale) è sufficiente collegarsi al sito www.a2a.eu.

fonte: ecodallecitta.it

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